A volte mi capita di parlare con persone veramente bizzarre. Me compreso.
"Buongiorno Dr. Van Harper".
"Ciao Grxw. Come stai?".
"Meglio, ma questa volta c’erano altissime possibilità che le cose andassero male".
"Le stesse di avere un nome migliore?".
"Come?".
"Niente".
"Ciao Van Harper, come stai?".
"Come stai tu, non ci vediamo da più di un anno".
"Davvero? Avrei giurato d’averti parlato giovedì scorso".
"No, quello si chiama Alzheimer. E comunque non sono io".
mercoledì 25 febbraio 2009
I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°1
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