martedì 29 giugno 2010

New Harper

Caro Dr. Van Harper, qual è il segreto per avere successo con le donne?
Innanzitutto devi avere un grande senso dell’umorismo, e poi devi essere molto sicuro di te. Il difficile è bilanciare le due cose. Io per esempio ho un incredibile senso dell’umorismo ma sono sempre molto sicuro di un altro.

Caro Dr. Van Harper, metta in ordine queste tre cose: famiglia, lavoro, salute.
Beh, se non avessi la salute non potrei godermi famiglia e lavoro, mentre se non avessi un lavoro non potrei sostenere a dovere la mia famiglia. D’altra parte se non avessi una famiglia sarei soltanto un brillante single in ottima salute. Non lo so, ci devo pensare...

Van Harper Classic: La coscienza di Peter – n°14

Viva Van Harper!

Caro Dr. Van Harper, cosa pensa del calcio?
Mi piace, ma penso che sarebbe molto più divertente se ci fossero due palloni in campo, uno rosso e uno verde. Se segni con il pallone rosso, vale un punto. Se segni con il pallone verde, ti rapiscono i genitori. E tutti i giocatori sono daltonici.

Caro Dr. Van Harper, dove trova l’ispirazione per le sue battute?
Copio da questo blog.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°29

iHarper - n°19

Ieri ero a un concerto di Biagio Antonacci e ho fatto una terribile gaffe. Quando è finito ho gridato "bis".

Ho appena visto "Twilight" e ho imparato molte cose sui vampiri. Per esempio sono noiosi.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°30

Lezioni che ho imparato - n°3

  1. Se qualcuno ti punta contro una pistola, non prenderlo in giro per come la impugna.
  2. Nel deserto nessuno ti può ascoltare quando ammetti di aver sbagliato strada.
  3. Suonare una vuvuzela non è così folkloristico a Wimbledon.
  4. Se sei a cena con il tuo commercialista, una scenata di gelosia di Angelina Jolie è sempre l’ultima cosa che ti aspetti.

    Van Harper Classic: Van Harper Review – n°30

Lezioni che ho imparato - n°2

  1. Dire una bugia "a fin di samba" non è nemmeno una giustificazione.
  2. Mettere nel curriculum "redattore di curriculum" non è una qualifica.
  3. Spiare qualcuno da 2 cm potrebbe comportare delle complicazioni.
  4. Confessare alla propria ragazza di averla tradita quando ti ha sorpreso a letto con un’altra potrebbe perdere di spontaneità.

    Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°11

Lezioni che ho imparato - n°1

  1. Gli squali non sbadigliano.
  2. Attraversare la strada nella speranza che qualcuno si fermi è spesso un eccesso di ottimismo.
  3. Entrare nudo nell’ufficio del proprio capo brandendo una spada di plastica e millantando di essere Zorro, può scatenare un inaspettato spirito di emulazione.
  4. Regalare alla propria ragazza un viaggio di tre settimane alle Maldive potrebbe non essere apprezzato, se abitate già alle Maldive.

    Van Harper Classic: 12 cose che le persone non sanno su Walt Disney

martedì 22 giugno 2010

lunedì 21 giugno 2010

I film che non vedrete mai - n°36

Un uomo seduto alla fermata del 56 aspetta per tutta la vita l’arrivo del 64.

Dopo essere rimasto ibernato per più di 40 anni, un uomo si risveglia ed entra in coma.

Van Harper Classic: Il ritratto del Dr. Van Harper

sabato 19 giugno 2010

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°22

A volte ho l’impressione di essere seguito. Così rallento, e anche l’altra persona rallenta. Allora accelero, e l’altra persona accelera con me. Mi fermo all’improvviso, e l’altra persona si ferma all’improvviso. Mi giro, la guardo negli occhi e l’altra persona, in lontananza, finge di guardare altrove. Così ricomincio a camminare timidamente… e l’altra persona ricomincia a camminare timidamente, nel mio stesso identico modo. E allora ne sono certo: quello dietro di me ha una scarsissima personalità.

"Dr. Van Harper?".
"Robert Jones! Ma… da quanto tempo è che non ci vediamo?".
"15 anni, da quando sono stato sospettato di aver organizzato quella rapina alla Banca Centrale".
"Ah, e dove sei stato nel frattempo?".
"In carcere, i sospetti erano più che fondati".
"Però adesso sei finalmente libero".
"No, tecnicamente sarei agli arresti domiciliari per corrispondenza".
"Cioè?".
"In fuga. Non ce la facevo più a stare in carcere, ho la fobia degli spazi chiusi arredati tecno minimal o comunque con qualsiasi altra tendenza asettica che conferisca grande attenzione al dettaglio. Inoltre le sbarre della mia cella erano cromate, una terribile caduta di stile".
"Ti capisco, io ho la fobia di David Bowie. Per questo non ascolto mai glam rock, pop rock, hard rock, dance rock, experimental rock, art rock, psychedelic rock, blue-eyed soul e proto-punk. Né consulto mai la sua pagina Wikipedia".
"Odio David Bowie e quel modo tutto suo di farti sentire così non-David Bowie…".
"Annuisco con convinzione. È pericoloso stare qui, forse dovresti cambiare continente Robert".
"È quello che mi hanno appena consigliato in Asia".
"Hai pensato di cambiare identità?".
"Sì, ma sono ancora molto indeciso sul nome. Lei come si trova con 'Dr. Van Harper'?".
"Non lo so, viene sempre frainteso dai camerieri quando chiamo un ristorante per prenotare".
"È impossibile fraintendere 'Dr. Van Harper'!".
"È quello che dico loro tutte le volte che il mio tavolo è prenotato a nome 'David Bowie'".

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°23

giovedì 10 giugno 2010

iHarper - n°17

Appena nato ero fuori di me. Ero arrivato da cinque minuti e avevano già perso il mio bagaglio.

Fortunatamente ho capito subito come farmi rispettare. Parlavo poco ma avevo tutti ai miei piedi. Mi chiamavano "El Loco Silencioso".

Il che non è un talento secondario, quando abiti da un giorno con due sconosciuti.

Ma in fondo ero quello che avevano sempre desiderato i miei genitori. Un coinquilino.

A modo suo mio padre è stato un ottimo genitore. Mi portava tutte le sere al luna park. Ma poi ritrovavo sempre la strada di casa.

Penso che questo lo deludesse più di ogni altra cosa in me: il mio eccellente senso dell’orientamento.

Ero un bambino molto sveglio, a cinque anni scrissi una mia versione di "Cappuccetto Rosso". Era identica all’originale, solo che alla fine la nonna e Cappuccetto Rosso rimanevano sfigurate dagli acidi gastrici.

Mi mancano i miei genitori, è che ormai ci vediamo di rado. Però stasera mio padre mi porta al luna park.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°18

martedì 8 giugno 2010

Van Word - n°7

inadeguatezza [i-na-de-gua-téz-za] s.f.
1 Sentirsi all’altezza di un compito, ma con molta meno ipocrisia.

solitudine [so-li-tù-di-ne] s.f.
1 Durante una festa, rimanere seduti in un angolo. A casa propria.

Van Harper Classic:
Lo strano caso del Dr. Van Harper e di M.R. Kite

domenica 6 giugno 2010

Van Word - n°6

arrivare [ar-ri-và-re] v.
1 Partire con eccessivo ritardo.

indecisione [in-de-ci-sió-ne] s.f.
1 Sentimento d'incertezza, ma potrei sbagliarmi.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°28

Van Word - n°5

pregare [pre-gà-re] v.
1 Parlare con qualcuno che vuole avere sempre ragione.

ostinazione [o-sti-na-zió-ne] s.f.
1 Fissare un gatto negli occhi finché non abbassa lo sguardo.

Van Harper Classic: La versione del Dr. Van Harper

sabato 5 giugno 2010

Van Word - n°4

catastrofe [ca-tà-stro-fe] s.m.
1 Sottovalutare un problema.

estinzione [e-stin-zió-ne] s.f.
1 Porsi un problema, trovare una soluzione e poi andare al cinema.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°29

Van Word - n°3

egocentrismo [e-go-cen-trì-smo] s.m.
1 Pensare che questa definizione parli di voi.

Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°10

giovedì 3 giugno 2010

Van Word - n°1

scintillante [scin-til-làn-te] agg.
1 Detto di persone o cose che esplodono con ingiustificato ottimismo.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°27

Van Harper facts - n°71

Curiosità artistiche. Michelangelo dipingeva solo per rilassarsi. Molti critici considerano la Cappella Sistina il suo più grande esaurimento nervoso.

La schizofrenia è un problema che riguarda 50 persone su 10.

Van Harper Classic: Sostiene Camisi – n°13

martedì 1 giugno 2010

iHarper - n°16

Ogni tanto mi piace stare all’angolo della strada e dare indicazioni sbagliate ai turisti, solo per aumentare l’entropia dell’Universo.

Quando morirò dirò a Dio esattamente cosa penso di lui. Nel frattempo spero che mi faccia vivere abbastanza a lungo da non farmi un’opinione sbagliata.

Van Harper Classic:
Dr. Van Harpers Wake