sabato 25 dicembre 2010

Van Harper Review - n°39

Ultime recensioni. Alcune negative, altre le trovate su Wikileaks.

"Tutti noi vorremmo essere il Dr. Van Harper per non doverlo recensire".
(The Face)

"Apprezziamo molto i tentativi del Dr. Van Harper di ridurre le critiche alla sua rubrica. Per esempio non tradurla in braille".
(La Mansarda)

"Non recensiremmo il Dr. Van Harper nemmeno se fosse l’uomo più ricco del mondo".
(Forbes)

Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°18

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°23

A volte mi capita d'incontrare per caso degli sconosciuti che rimangono tali .

"Il Dr. Van Harper? Sono un suo grande fan".
"E io un suo. Che talento ha in particolare?".
"Chiedo autografi a persone geniali".
"E non potrebbe farlo meglio".
"Mi firmerebbe questa copia del suo libro?".
"È l’autobiografia di Marlon Brando, non l'ho scritta io".
"Ma avrebbe potuto".
"Avrei potuto se fossi effettivamente Marlon Brando".
"E non potrebbe fingere di essere Marlon Brando?".
"Non saprei… in quale film ti sono piaciuto?".
"Beverly Hills Cop".
"Quello era Eddie Murphy".
"Ha ragione, lo confondo sempre con Il principe cerca moglie".
"Di nuovo Eddie Murphy".
"La scelta di Sophie?".
"Meryl Streep, ma sarebbe stato un grande film con Eddie Murphy".
"Lei non lavora molto, vero Signor Brando?".
"Da quando sono morto non ho più un minuto libero. E' proprio sicuro di volere ancora un mio autografo?".
"Certo, ho fatto tanta strada per arrivare fin qui".
"Perché? Da dove viene?"
"Da un posto molto brutto".
"Cleveland?".
"No, la coscienza di Fabrizio Corona".

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°38

iHarper - n°31

Non mi piace parlare di me, in genere non sono una di quelle persone egocentriche convinte che il mondo ruoti intorno a loro. Ma spero ardentemente che qualcuno paghi il mio riscatto.

Non è la prima volta che vengo rapito. Il mio problema è che sono molto simpatico. E i rapitori così tristi.

Ogni tanto mi piace lasciarmi dei promemoria. Non ricordo quando è iniziata.

Inoltrate questa battuta a 12 vostri amici se odiate le catene di San Antonio.

Van Harper Classic:
Il Canto di Natale del Dr. Van Harper

iHarper - n°30

Ultimamente Milano sembra Las Vegas senza gioco d’azzardo e intricati casi risolti brillantemente dalla scientifica. Detesto vivere in CSI: Miami.

Sono un juke box di paranoie. Quando mi lancio con il paracadute mi chiedo sempre: e se dovesse precipitare l’aereo?

Non rimpiango la mia infanzia. Tutto ciò che ricordo è solo un pessimo panorama.

Gli anni 70 sono stati molto difficili per me. Ho fatto il Vietnam in Brasile.

Van Harper Classic: Qualcosa che finisce per Van Harper

iHarper - n°29

A letto non ho fantasie particolari. Mi piace cospargere la mia compagna di Nutella e poi leccarla avidamente. Ma solo perché sono un feticista del diabete.

Mi sorprende che Dio abbia puntato tutto sull’Amore e non sullo spessore dei calzini.

Se non fosse per le richieste di riscatto nessuno comprerebbe più i giornali.

Nella vita ho imparato poche cose. Per esempio che vintage è "breakdance", non "foxtrot".

Van Harper Classic: I film che non vedrete mai – n°30

iHarper - n°28

Una domanda che mi faccio spesso: ma quando muore uno dei Ghostbusters gli altri tre gli danno la caccia?

Quando sono imbottigliato nel traffico faccio finta di partecipare a una flash mob.

Per sembrare un tipo impegnato collego la segreteria telefonica al citofono.

Quando sono nervoso penso a Caravaggio che incontra in un vicolo buio Jackson Pollock.

Van Harper Classic: Harper Bells

Van Harper facts - n°77

Panico sul volo "Londra-Isola che non c’è". Un terrorista ha dirottato Peter Pan.

La Gelmini sta esagerando. Tagliati i fondi a Hogwarts.

Birmania. La produzione di oppio aumenta del 76%. In crisi il settore delle religioni.

Inaugurato il treno più veloce del mondo. È in grado di raggiungere i 300 km/h e di far ridere in un’altra battuta.

Van Harper Classic: Van Harper facts - n°53

lunedì 6 settembre 2010

The Dr. Van Harper Maker

Si è conclusa (ma forse non è mai cominciata) la corsa ai Macchianera Blog Awards che ha decretato l'impopolarità di questo sito o, quantomeno, il fatto che voi avidi lettori siete purtroppo decimati dal vostro ottimo gusto. Ma grazie comunque a tutti coloro che hanno segnalato questo blog. So che siete in tanti e mi avete reso entrambi molto fiero.
Per chiudere il discorso Blog Awards, vi consiglio di dirottare la raffinata e vivace intelligenza che ci contraddistingue votando qui sia Qualcosa che ComedySubs nelle rispettive categorie, dedicando a tutte le altre un voto random dettato dalla superficialità tipica di chi considera gli Anni 80 un valore. Cosa che io personalmente apprezzo dal momento in cui ho avuto tra le mani il primo Transformer e mi si è palesata in tutta la sua accecante chiarezza la metafora definitiva di quel decennio: "Non giudicare in base all'apparenza. Dietro ogni essere senziente, c'è un camion".
Per il resto, indipendentemente dalla mancata nomination ma era d'obbligo aspettarne almeno la pubblicazione, il Dr. Van Harper si prenderà una pausa fino a tempo indeterminato. E per indeterminato intendo 2 secondi. O forse 2 anni. Un dilemma che vale quasi un sondaggio. Nel frattempo proverò a realizzare una mia segreta ambizione: andare in Tibet. E fondare una boy band di monaci.
Nell'attesa i lettori più nostalgici potranno abusare del tasto alla vostra destra (alla sinistra di chi scrive) "Un Van Harper a caso".
Se siete dei veri nostalgici troverete questo tasto molto piacevole.
Se, invece, siete dei veri nostalgici ma con gravi problemi di memoria a breve termine, troverete questo tasto molto divertente.
Se siete il protagonista di Memento lo troverete spassosissimo. All'infinito.

Grazie a tutti. All'infinito.

P.S. Che imperdonabile sbadato, stavo quasi dimenticando di segnalarvi le signore. Votate anche questo sito. Non so proprio dove ho la testa, dal 1973.

iHarper - n°27

L'ultima ragazza con cui sono uscito era una scrittrice. Aveva scritto un libro dal titolo "La mia amica paranoia". Un romanzo molto divertente, finchè non ho scoperto che era un'autobiografia.

Giocare con la Playstation mi destabilizza. Confondo sempre il tasto "sconfitta dignitosa" con il tasto "umiliazione".

Van Harper Classic: The Dr. Van Harper Appreciation Society

martedì 31 agosto 2010

iHarper - n°26

Ultimamente sono molto stressato, così penso solo a cose estremamente rilassanti. Tipo un modem a 56k.

Ho comprato quel libro per smettere di fumare. Funziona. Ma adesso non riesco più a smettere di leggere.

Van Harper Classic: Van Harper Review - n°31

lunedì 30 agosto 2010

Van Harper facts - n°76

Recentemente un'equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che l'ottimismo è direttamente proporzionale ai brindisi.

Ennesimo successo per la McDonald's, lanciato in tutto il mondo un nuovo sensazionale prodotto. L'antidoto.

Van Harper Classic: Van Harper facts - n°33

mercoledì 25 agosto 2010

Dr. Van Harper's Wonder Emporium

Continua la campagna "Save a Van Harper", votate qui. Grazie al vostro voto renderete possibile la realizzazione dell'ambizioso progetto "Dr. Van Harper: il film", la storia tormentata e appassionante di un uomo bisognoso di attenzioni che parte per Hollywood alla disperata ricerca di celerità. Avete capito bene, il Dr. Van Harper tra "fama" e "velocità" sceglierebbe la seconda.

lunedì 16 agosto 2010

Lezioni che ho imparato - n°8

  1. La scomparsa dei ghiacciai non è causata dall’aumento esponenziale degli Spritz.
  2. "Paella" non è la traduzione spagnola di "sangria".
  3. Se incontri per caso Messi, Iniesta, Xavi, Puyol, Piqué, Dani Alves, Villa e Guardiola, non è una coincidenza. È un’invasione di campo.
  4. A nessuna ragazza interessa qual è la tua posata preferita.

    Van Harper Classic: Dr. Van Harper della Mancia

venerdì 13 agosto 2010

Van Harper facts - n°75

La Apple dichiara il fallimento. Non aveva i diritti della lettera "i".

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che la tristezza è la causa principale di disoccupazione, tra i clown.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°40

giovedì 12 agosto 2010

iHarper - n°25

Sono molto selettivo con le ragazze. Chiamo solo quelle il cui numero di cellulare è un numero primo.

Mio zio smise di fare il mago il giorno in cui trovò nel suo cilindro un biglietto di addio.

Van Harper Classic:
I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°15

lunedì 9 agosto 2010

iHarper - n°24

Quando guidava la mia ultima ragazza aveva un problema con lo specchietto retrovisore. Lo considerava da nostalgici.

Sono molto competitivo. È difficile trovare qualcuno più competitivo di me e, in ogni caso, lo batterei.

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°32

domenica 8 agosto 2010

iHarper - n°23

L’asilo che frequentavo era molto duro. Una volta le suore mi chiusero per cinque ore in un ripostiglio buio, come premio.

Ho cambiato il mio vecchio medico per alcune divergenze. Io ero più per l’omeopatia, lui considerava il battito cardiaco un tic nervoso.

Van Harper Classic:
The Dr. Van Harper Appreciation Society

venerdì 6 agosto 2010

Van Harper facts - n°74

Una spogliarellista è morta sul lavoro poco prima di uscire da una torta. Si era nascosta nell’impasto.

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che il 100% delle iniziali sono lettere.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°25

giovedì 5 agosto 2010

iHarper - n°22

Non ho mai avuto grandi aspirazioni. Da piccolo volevo essere un astronauta con le vertigini.

Quando esco di casa non mi piace essere riconosciuto, così uso sempre un travestimento. Questo.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°35

giovedì 29 luglio 2010

Harper Starter

Caro Dr. Van Harper, cosa consiglia a un giovane che vuole intraprendere la sua strada?
Di eliminare la concorrenza minandone alla base la fiducia in sé stessa. Comunque bravo. Sei pieno d’iniziativa, per essere un fallito.

Caro Dr. Van Harper, si considera un tipo affascinante?
Quando vedono me le donne perdono il controllo. Sono l’equivalente ormonale dei saldi.

Van Harper Classic: Dr. Van Harper’s Flying Circus

mercoledì 28 luglio 2010

iHarper - n°21

Non sono un tipo molto fantasioso. Quando fisso una nuvola mi sembra sempre una macchia di Rorschach.

Mi chiedo spesso come si abbracciassero a casa Heimlich.

Van Harper Classic: A Portrait of Dr. Van Harper as a Young Man

martedì 27 luglio 2010

Macchianera Blog Awards 2010

Come ogni anno ci sono i Macchianera Blog Awards 2010. Adesso lo sapete.

Per favore, evitate di nominare questo blog. Detesto arrossire.

Questo, per esempio, è uno bravo.



domenica 25 luglio 2010

Van Harper facts - n°73

Inaugurata a Londra la pizzeria più grande del mondo. Dotata di 12 forni a legna distribuiti su 2000 metri quadri, è in grado di soddisfare contemporaneamente la domanda di 800 tossicodipendenti, se passate dal retro.

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che annuire a tempo in discoteca non è ballare.

Van Harper Classic:
La coscienza di Peter – n°15

venerdì 23 luglio 2010

Lezioni che ho imparato - n°7

  1. Mai firmare autografi su un blocchetto degli assegni.
  2. Limonare Rita Levi Montalcini non è come hai sempre immaginato.
  3. Se qualcuno arriva a casa tua per derubarti, chiedergli referenze potrebbe rivelarsi superfluo.
  4. "E invece era un tumore" non è un buon finale per una barzelletta.

    Van Harper Classic:
    Van Harper facts – n°32

giovedì 22 luglio 2010

Save a Harper

Caro Dr. Van Harper, cosa non si dovrebbe mai fare a un primo appuntamento con una ragazza?
Una volta andai a vedere un film con Halle Berry. Non fu una mossa brillante, Halle si annoiò moltissimo.

Caro Dr. Van Harper, è una persona ambiziosa?
Lo ero prima di diventare me.

Van Harper Classic: I’d better be Harpering

sabato 17 luglio 2010

Don't look back in Harper

Caro Dr. Van Harper, qual è l’incontro che non dimenticherà mai?
Una volta mi sono perso a Città del Vaticano. Giravo disorientato da ore stringendo in mano la mia cartina in scala 1:1 quando, inaspettatamente, incontro il Papa. Era esattamente come l’avevo sempre immaginato: tutto vestito di bianco, crocifisso al collo e il simbolino dell’Adidas ricamato d’oro sul petto. Stava facendo stretching prima di fare un’altra sessione di segni della croce. Lo guardo, guardo interrogativo la mia cartina, mi avvicino timidamente e alla fine gli chiedo: "Mi scusi, per la Cappella Sistina?".
Lui ricambiò il mio sguardo e mi sorrise, gentilmente, come solo le persone toccate da Dio e con un contratto a tempo indeterminato sanno fare. Non dimenticherò mai le sue parole: "Mi dispiace, non sono di queste parti".

Caro Dr. Van Harper, com’è il suo rapporto con le console?
Mi piace molto la Wii, mi ricorda quando facevo il mimo a Piazza Navona. Il mio pezzo forte era "Super Mario Kart".

Van Harper Classic: I film che non vedrete mai – n°20

mercoledì 14 luglio 2010

Lezioni che ho imparato - n°6

  1. Vantarsi della propria collezione di mine antiuomo esposta in giardino, potrebbe non essere appropriato al funerale del postino.
  2. Girare un video a luci rosse di 8 secondi potrebbe, in qualsiasi caso, rovinarti la reputazione.
  3. "Non pensavo che fosse reato in Danimarca" potrebbe non bastare in tribunale.
  4. Quando qualcuno ti chiede se sei un Dio, la risposta non è "anch’io adoro Ghostbusters".

    Van Harper Classic: I film che non vedrete mai – n°21

Lezioni che ho imparato - n°5

  1. Mai contare fino a dieci prima di disinnescare una bomba.
  2. Mai presentarsi a un colloquio di lavoro sgranocchiando batterie.
  3. Smettere di fumare ma non di bruciare è solo metà dell’opera.
  4. “Esci con me e lascia da parte le tue ambizioni” non è la formula del perfetto seduttore.

    Van Harper Classic: Van Harper Review – n°33

domenica 11 luglio 2010

Van Harper facts - n°72

Étienne Decroux è il nuovo campione mondiale di mimo. Nella finale di Las Vegas ha mimato Dio.

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che "non ce la faremo mai" è la frase più abusata dai pessimisti.

Van Harper Classic:
Quel che resta del Van Harper

sabato 10 luglio 2010

Lezioni che ho imparato - n°4

  1. Collezionare soldi è reato, se non sono i tuoi.
  2. Il piano B viene sempre prima del piano A.
  3. "Lei è licenziato" non è il nuovo soprannome che ti ha dato il tuo capo.
  4. "Grazie ma ho già il mio di canguro" è la frase che potrebbe farti risparmiare un sacco di soldi in Australia.

    Van Harper Classic: Il coniglio claustrofobico e l’origine dell’Universo

martedì 6 luglio 2010

Harper Pressure

Caro Dr. Van Harper, le piace essere famoso?
Veramente no, detesto firmare autografi, mettermi in posa per le foto o cose del genere. Il mio concetto di foto ricordo? Un autovelox.

Caro Dr. Van Harper, che lavoro sognava di fare da piccolo?
Un giorno volevo essere un cowboy, un altro un indiano, un altro ancora un motociclista. Non riuscivo a decidermi. Così quando me lo chiedevano rispondevo: "Il Village People".

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°31

venerdì 2 luglio 2010

iHarper - n°20

Sono un bastardo. Ai compleanni auguro sempre 99 di questi giorni.

Faccio l’agopuntura solo per vendicarmi della mia bambolina voodoo.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°19

martedì 29 giugno 2010

New Harper

Caro Dr. Van Harper, qual è il segreto per avere successo con le donne?
Innanzitutto devi avere un grande senso dell’umorismo, e poi devi essere molto sicuro di te. Il difficile è bilanciare le due cose. Io per esempio ho un incredibile senso dell’umorismo ma sono sempre molto sicuro di un altro.

Caro Dr. Van Harper, metta in ordine queste tre cose: famiglia, lavoro, salute.
Beh, se non avessi la salute non potrei godermi famiglia e lavoro, mentre se non avessi un lavoro non potrei sostenere a dovere la mia famiglia. D’altra parte se non avessi una famiglia sarei soltanto un brillante single in ottima salute. Non lo so, ci devo pensare...

Van Harper Classic: La coscienza di Peter – n°14

Viva Van Harper!

Caro Dr. Van Harper, cosa pensa del calcio?
Mi piace, ma penso che sarebbe molto più divertente se ci fossero due palloni in campo, uno rosso e uno verde. Se segni con il pallone rosso, vale un punto. Se segni con il pallone verde, ti rapiscono i genitori. E tutti i giocatori sono daltonici.

Caro Dr. Van Harper, dove trova l’ispirazione per le sue battute?
Copio da questo blog.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°29

iHarper - n°19

Ieri ero a un concerto di Biagio Antonacci e ho fatto una terribile gaffe. Quando è finito ho gridato "bis".

Ho appena visto "Twilight" e ho imparato molte cose sui vampiri. Per esempio sono noiosi.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°30

Lezioni che ho imparato - n°3

  1. Se qualcuno ti punta contro una pistola, non prenderlo in giro per come la impugna.
  2. Nel deserto nessuno ti può ascoltare quando ammetti di aver sbagliato strada.
  3. Suonare una vuvuzela non è così folkloristico a Wimbledon.
  4. Se sei a cena con il tuo commercialista, una scenata di gelosia di Angelina Jolie è sempre l’ultima cosa che ti aspetti.

    Van Harper Classic: Van Harper Review – n°30

Lezioni che ho imparato - n°2

  1. Dire una bugia "a fin di samba" non è nemmeno una giustificazione.
  2. Mettere nel curriculum "redattore di curriculum" non è una qualifica.
  3. Spiare qualcuno da 2 cm potrebbe comportare delle complicazioni.
  4. Confessare alla propria ragazza di averla tradita quando ti ha sorpreso a letto con un’altra potrebbe perdere di spontaneità.

    Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°11

Lezioni che ho imparato - n°1

  1. Gli squali non sbadigliano.
  2. Attraversare la strada nella speranza che qualcuno si fermi è spesso un eccesso di ottimismo.
  3. Entrare nudo nell’ufficio del proprio capo brandendo una spada di plastica e millantando di essere Zorro, può scatenare un inaspettato spirito di emulazione.
  4. Regalare alla propria ragazza un viaggio di tre settimane alle Maldive potrebbe non essere apprezzato, se abitate già alle Maldive.

    Van Harper Classic: 12 cose che le persone non sanno su Walt Disney

martedì 22 giugno 2010

lunedì 21 giugno 2010

I film che non vedrete mai - n°36

Un uomo seduto alla fermata del 56 aspetta per tutta la vita l’arrivo del 64.

Dopo essere rimasto ibernato per più di 40 anni, un uomo si risveglia ed entra in coma.

Van Harper Classic: Il ritratto del Dr. Van Harper

sabato 19 giugno 2010

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°22

A volte ho l’impressione di essere seguito. Così rallento, e anche l’altra persona rallenta. Allora accelero, e l’altra persona accelera con me. Mi fermo all’improvviso, e l’altra persona si ferma all’improvviso. Mi giro, la guardo negli occhi e l’altra persona, in lontananza, finge di guardare altrove. Così ricomincio a camminare timidamente… e l’altra persona ricomincia a camminare timidamente, nel mio stesso identico modo. E allora ne sono certo: quello dietro di me ha una scarsissima personalità.

"Dr. Van Harper?".
"Robert Jones! Ma… da quanto tempo è che non ci vediamo?".
"15 anni, da quando sono stato sospettato di aver organizzato quella rapina alla Banca Centrale".
"Ah, e dove sei stato nel frattempo?".
"In carcere, i sospetti erano più che fondati".
"Però adesso sei finalmente libero".
"No, tecnicamente sarei agli arresti domiciliari per corrispondenza".
"Cioè?".
"In fuga. Non ce la facevo più a stare in carcere, ho la fobia degli spazi chiusi arredati tecno minimal o comunque con qualsiasi altra tendenza asettica che conferisca grande attenzione al dettaglio. Inoltre le sbarre della mia cella erano cromate, una terribile caduta di stile".
"Ti capisco, io ho la fobia di David Bowie. Per questo non ascolto mai glam rock, pop rock, hard rock, dance rock, experimental rock, art rock, psychedelic rock, blue-eyed soul e proto-punk. Né consulto mai la sua pagina Wikipedia".
"Odio David Bowie e quel modo tutto suo di farti sentire così non-David Bowie…".
"Annuisco con convinzione. È pericoloso stare qui, forse dovresti cambiare continente Robert".
"È quello che mi hanno appena consigliato in Asia".
"Hai pensato di cambiare identità?".
"Sì, ma sono ancora molto indeciso sul nome. Lei come si trova con 'Dr. Van Harper'?".
"Non lo so, viene sempre frainteso dai camerieri quando chiamo un ristorante per prenotare".
"È impossibile fraintendere 'Dr. Van Harper'!".
"È quello che dico loro tutte le volte che il mio tavolo è prenotato a nome 'David Bowie'".

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°23

giovedì 10 giugno 2010

iHarper - n°17

Appena nato ero fuori di me. Ero arrivato da cinque minuti e avevano già perso il mio bagaglio.

Fortunatamente ho capito subito come farmi rispettare. Parlavo poco ma avevo tutti ai miei piedi. Mi chiamavano "El Loco Silencioso".

Il che non è un talento secondario, quando abiti da un giorno con due sconosciuti.

Ma in fondo ero quello che avevano sempre desiderato i miei genitori. Un coinquilino.

A modo suo mio padre è stato un ottimo genitore. Mi portava tutte le sere al luna park. Ma poi ritrovavo sempre la strada di casa.

Penso che questo lo deludesse più di ogni altra cosa in me: il mio eccellente senso dell’orientamento.

Ero un bambino molto sveglio, a cinque anni scrissi una mia versione di "Cappuccetto Rosso". Era identica all’originale, solo che alla fine la nonna e Cappuccetto Rosso rimanevano sfigurate dagli acidi gastrici.

Mi mancano i miei genitori, è che ormai ci vediamo di rado. Però stasera mio padre mi porta al luna park.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°18

martedì 8 giugno 2010

Van Word - n°7

inadeguatezza [i-na-de-gua-téz-za] s.f.
1 Sentirsi all’altezza di un compito, ma con molta meno ipocrisia.

solitudine [so-li-tù-di-ne] s.f.
1 Durante una festa, rimanere seduti in un angolo. A casa propria.

Van Harper Classic:
Lo strano caso del Dr. Van Harper e di M.R. Kite

domenica 6 giugno 2010

Van Word - n°6

arrivare [ar-ri-và-re] v.
1 Partire con eccessivo ritardo.

indecisione [in-de-ci-sió-ne] s.f.
1 Sentimento d'incertezza, ma potrei sbagliarmi.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°28

Van Word - n°5

pregare [pre-gà-re] v.
1 Parlare con qualcuno che vuole avere sempre ragione.

ostinazione [o-sti-na-zió-ne] s.f.
1 Fissare un gatto negli occhi finché non abbassa lo sguardo.

Van Harper Classic: La versione del Dr. Van Harper

sabato 5 giugno 2010

Van Word - n°4

catastrofe [ca-tà-stro-fe] s.m.
1 Sottovalutare un problema.

estinzione [e-stin-zió-ne] s.f.
1 Porsi un problema, trovare una soluzione e poi andare al cinema.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°29

Van Word - n°3

egocentrismo [e-go-cen-trì-smo] s.m.
1 Pensare che questa definizione parli di voi.

Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°10

giovedì 3 giugno 2010

Van Word - n°1

scintillante [scin-til-làn-te] agg.
1 Detto di persone o cose che esplodono con ingiustificato ottimismo.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°27

Van Harper facts - n°71

Curiosità artistiche. Michelangelo dipingeva solo per rilassarsi. Molti critici considerano la Cappella Sistina il suo più grande esaurimento nervoso.

La schizofrenia è un problema che riguarda 50 persone su 10.

Van Harper Classic: Sostiene Camisi – n°13

martedì 1 giugno 2010

iHarper - n°16

Ogni tanto mi piace stare all’angolo della strada e dare indicazioni sbagliate ai turisti, solo per aumentare l’entropia dell’Universo.

Quando morirò dirò a Dio esattamente cosa penso di lui. Nel frattempo spero che mi faccia vivere abbastanza a lungo da non farmi un’opinione sbagliata.

Van Harper Classic:
Dr. Van Harpers Wake

lunedì 31 maggio 2010

Van Harper facts - n°70

Calcio. Ancora una volta le Isole Far Oer guarderanno i Mondiali da casa.

Trovata un’opera inedita di Leonardo Da Vinci dal titolo "Cats".

Van Harper Classic:
I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°12

lunedì 24 maggio 2010

Van Harper facts - n°69

Curiosità televisive. Inizialmente Tom fece il provino per la parte di Jerry.

James Dean credeva nella reincarnazione, ha affermato ieri.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°26

mercoledì 19 maggio 2010

Van Harper facts - n°68

Allarme inquinamento. Avvistato un panda mentre guidava un SUV.

Secondo Vogue, disegnarsi un bersaglio sulla schiena è l’ultima moda tra i vittimisti.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°27

lunedì 17 maggio 2010

Van Harper facts - n°67

Tragedia al Gran Premio di Montecarlo. Morto il campione mondiale di "autostop estremo".

Nel 1492 Cristoforo Colombo venne eletto "Uomo dell’Anno" dalla rivista Time.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°16

Harper vs. Harper

Caro Dr. Van Harper, qual è stato il libro che ha cambiato la sua vita?
È stato "100 risposte superficiali ad altrettante domande esistenziali". Questa è la numero 57.

Caro Dr. Van Harper, perché ho così paura del giudizio altrui?
Perché sei un perdente.

Van Harper Classic: La coscienza di Peter – n°13

sabato 15 maggio 2010

It’s a long way to the top if you wanna rock’n’roll, Dr. Van Harper

Caro Dr. Van Harper, qual è il suo sogno ricorrente?
Sono un pesce pagliaccio e sto vagando per l’oceano. E sono molto spaventato, perché l’oceano è molto grande. E io ho appena perso mio figlio. E lo sto cercando ovunque ma l’oceano è immenso. E poi incontro uno squalo. Anzi, più squali. E scappo. Loro m’inseguono e cerco riparo nel relitto di un sommergibile. Ma per quanto nuoti veloce, loro sono più veloci di me. Mi sono quasi addosso ma io giro a destra. E poi a sinistra. E sono in un vicolo cieco. Sono in un vicolo cieco e sono spacciato. Gli squali mi stanno raggiungendo ma più si avvicinano e più mi accorgo che non sono squali. Sono avvocati. Gli avvocati della Pixar. E mi stanno accusando per plagio. Anch’io non sono più un pesce e sono molto confuso perché non ho mai visto "Alla ricerca di Nemo". Loro mi dicono che è impossibile. È un gran film, l’hanno visto tutti. Ha vinto anche un Oscar. Così adesso sono in prigione. E sono innocente. Ma almeno non sono più solo, ho un amico, Morgan Freeman. E trascorro 20 anni in prigione occupandomi di contabilità. Sembro un tipo tranquillo ma in realtà sto preparando una fuga. Così una notte scappo da un tunnel che ho scavato nella mia cella e fuggo in Messico. Mi stabilisco lì. Lavoro a una barca sulla spiaggia quando vedo qualcuno in lontananza. Mi sembra Morgan Freeman ma in realtà è Stephen King. E mi accusa per plagio. Di nuovo. Io gli rispondo che non ho mai visto "Le ali della libertà", né tantomeno letto il suo racconto da cui è tratto. Lui dice che è impossibile, è un film bellissimo, avrebbe vinto tanti Oscar e inizia ad elencare tutte le categorie nelle quali è stato candidato. Qualsiasi cosa pur di non parlare della sua prosa. Io mi stanco quasi subito di ascoltarlo e chiudo a pagina due, prendo la barca e fuggo in mare. Ma ho fame e mi metto a pescare. E prendo immediatamente un pesce. È un pesce pagliaccio, lo chiamo Nemo. Sembra molto simpatico, così lo uso come esca per un pesce più grosso. Che abbocca quasi subito. Enorme e potente. Lotto giorno e notte. Per tre giorni e tre notti. Finché lo tiro su. Ma il pesce non è un pesce. È Ernest Hemingway. E mi cita per plagio. Il che, da un certo punto in poi, me lo potevo anche aspettare. Io gli dico che non ho mai letto "Il vecchio e il mare", ma lui non ci crede. Dice che è molto meglio di Stephen King. Gli credo sulla parola. Lui mi dà un pugno in faccia. Ma il pugno non è un pugno. È Woody Allen. Questo è il mio sogno ricorrente.

Van Harper Classic:
La coscienza di Peter – n°12

venerdì 14 maggio 2010

iHarper - n°15

Tutte le mattine scendo sottoterra per prendere la metropolitana, ma non mi sento mai completamente tranquillo. È una vecchia metro, molto storica, in legno e tutto il resto. Una di quelle dove vicino al freno di emergenza campeggia il cartello "in caso d’incendio farsi prendere dal panico".

In compenso è un posto molto sicuro, con una media ridicola di furti. Viene derubato un passeggero ogni tre giorni. Ma ne viene rapito uno ogni quattro.

Van Harper Classic:
Il grande Van Harper

martedì 11 maggio 2010

I film che non vedrete mai - n°35

Una razza aliena s’impossessa della Terra il tempo necessario per venire sconfitta banalmente.

Un uomo a cavallo arriva in una cittadina del Texas deciso a diventarne lo sceriffo. Al primo incrocio verrà investito da una Chevrolet.

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°28

lunedì 10 maggio 2010

iHarper - n°14

Stanotte ho fatto un incubo. Chiedevo un mojito e nessuno mi sentiva.

Sono molto distratto. Quando sono fermo sul binario non capisco mai se è il mio treno a muoversi o la stazione.

Sono molto triste, oggi è morto un mio amico. E poi è risorto. E morto di nuovo. E risorto ancora. Ma poi è morto definitivamente… Mi mancherai, Super Mario.

Sicuramente adesso è in un posto migliore. Era quello che lui sperava. Super Mario ha sempre creduto in una vita dopo il game over.

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°25

venerdì 7 maggio 2010

iHarper - n°13

Ieri sera mi sono esibito con il mio gruppo. Siamo in quattro, suoniamo ognuno uno strumento. La batteria.

Facciamo un genere molto particolare, musica elettronica acustica.

Abbiamo un discreto seguito di masochisti.

Non abbiamo un vero nome. Prima ci chiamavamo "The Artists", ma non ci piaceva. Così siamo passati a "The Artists Formerly Known as The Artists", ma Prince ci ha fatto causa. Adesso ci chiamiamo semplicemente "The Artists Formerly Known as The Artists Sued by Prince".

Adoriamo suonare dal vivo. Le urla del pubblico ci caricano, quando non c’implorano di smettere.

Abbiamo un concetto tutto nostro di bis. Quando ce lo chiedono, ricominciamo il concerto da capo.

È un po' il pezzo forte del nostro "Déjà Vu Tour".

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°24

giovedì 29 aprile 2010

Van Harper facts - n°66

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che le frane sono il modo che hanno le montagne per esternare la loro insicurezza.

Dopo l’accordo tra Usa e Russia per la distruzione di numerose testate nucleari, preoccupa la modalità. Non se ne conoscono i dettagli ma gli Stati Uniti l’hanno già ribattezzata "Operazione Capodanno".

Van Harper Classic:
Le 7 scuse più improbabili del Dr. Van Harper

mercoledì 28 aprile 2010

iHarper - n°12

L’altro giorno stavo per perdere il treno. Così arrivo di corsa sul binario e salgo al volo. Raggiungo il mio posto. Alzo lo sguardo. E seduto davanti a me ci sono io. Non un sosia, non la mia copia esatta. Ero proprio io. Stessa pettinatura, stesso vestito, stesso sguardo sorpreso. Io lo guardo. Lui mi guarda. Lui mi guarda come io lo guardo. E io non posso fare a meno di chiederglielo:
"Dov’è diretto questo treno?".
Lui mi fa: "Ieri".
Così sono sceso e ho aspettato quello diretto dalla parte opposta.

Siete ancora lì che ci state pensando, vero?

Molte persone mi dicono che sono un genio. Io mi armo di modestia e rispondo loro: "Lo sareste anche voi con il mio cervello".

Van Harper Classic: Le 12 frasi che Neil Armstrong non disse mai prima di mettere piede sulla Luna

lunedì 26 aprile 2010

iHarper - n°11

Tra tutte le 5.674.380.412 persone che vivevano su questo pianeta, a mio nonno era capitato il lavoro peggiore. Era quello che le contava.

Aveva un talento insolito. Era in grado di avere ragione dandosi torto.

Era un cinico. Scriveva e-mail al nostro postino solo per farlo sentire inutile.

Mi manca il nostro vecchio postino, ma non era proprio tagliato per quel lavoro. Suonava solo una volta.

"Undici" è la risposta che do più spesso. La gente mi chiede perché. Io rispondo sempre "undici".

Van Harper Classic: I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°9

venerdì 23 aprile 2010

iHarper - n°10

Non dico che i miei genitori siano rimasti delusi quando sono nato. Ma forse si aspettavano di più dopo la visita di quell’arcangelo.

Mio padre mi chiamava affettuosamente "DNA".

Non ho bambini, ma tutti si aspettano che ne faccia uno. La mia ragazza vuole un figlio. Mia madre vuole un nipote. Il mio vicino di casa vuole un altro vicino di casa…

Tutti vorrebbero che mi riproducessi. Non lo so. Penso che ci siano modi meno compromettenti per dimostrare che non sono più vergine.

La notte non riesco a dormire, così conto le pecore. Ne manca sempre una e rimango sveglio per l’ansia.

È bello quando sognate qualcuno in un modo speciale, simile all’innamoramento. Una persona alla quale non avevate mai pensato in quella maniera prima d’ora. Il giorno dopo la vedete sotto una luce differente, siete così coinvolti, così romantici… non è male, vero? A me è capitato stanotte con Mike Tyson.

Sono sempre stato un perfezionista. Quando a scuola gli altri bambini mi picchiavano, io gridavo loro: "Non è così che si fa!".

Ci sono giorni in cui non mi diverte niente. Così metto su un dvd di Woody Allen. E scoppio a piangere.

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°23

mercoledì 21 aprile 2010

Van Harper facts - n°65

Clonato per sbaglio un fervente cattolico che si è immediatamente dichiarato contrario a sé stesso.

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che viaggiare in ascensore riduce del 99,3% il rischio di un tamponamento.

Van Harper Classic:
Mr. IKeA – Parte III

lunedì 19 aprile 2010

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°21

Quando ero piccolo avevo un cane. Si chiamava Scooter. Un giorno scomparve. In lacrime chiesi ai miei genitori che fine avesse fatto.
"Sta forse correndo felice in campagna?", domandai timidamente loro.
"No no" interruppe quell’assordante silenzio mio padre, "è morto".
Impaurito, confuso ma con ancora quegli occhi colmi d’innocente speranza che implorano una menzogna chiesi di nuovo loro:
"Non è che invece di fare una cosa così ovvia e scontata Scooter è veramente scappato per correre felice in campagna? È facile confondersi, pensi che qualcuno sia morto e invece eccolo lì che corre felice in campagna. Il caso della nonna avrebbe dovuto insegnarci a tutti qualcosa, o no?".
"No, Scooter è veramente morto. È stato investito da un camion. Col senno di poi chiamarlo Scooter non è stato di buon auspicio, figliolo".
"Grazie papà, il tuo traballante humour nero fuga ogni dubbio sul tono che avrà il tuo epitaffio. Costringendomi a buttare tutti quelli che ho già scritto, tra l’altro. Ora torniamo per un attimo a me e, nota bene, ho appena sette anni, utilizzo concetti complessi e un vocabolario articolato, ma sono ancora assolutamente in grado di bermi una bugia raccontata con un minimo di convinzione: sei proprio sicuro che Scooter non sia in campagna, al sicuro, con tutti gli altri cani e un affabile fattore che si prende cura di loro? Avere una conferma potrebbe devastare di meno il mio già fragile equilibrio. È difficile la vita per un bambino di seconda elementare che definisce Charles Dickens un ‘Dostoevskij glitterato’".
Mio padre si chinò e appoggiò le sue possenti mani sulle mie spalle. Non smise per un attimo di guardarmi negli occhi.
"Perché Scooter avrebbe dovuto fare una cosa così stupida come scappare in campagna da uno sconosciuto?".
"Perché è un cane, maledizione! E i cani fanno cose stupide. Dicono anche cose stupide. Per questo continuano ad abbaiarsi l’un l’altro. Sono critiche".
Finalmente mia madre prese la parola.
"Caro, forse dovremmo mentire al bambino. Sai, per non traumatizzarlo".
"Grazie mamma per l’empatia e per aver impartito per l’ennesima volta una lezione a questo individuo che ti ostini a farmi chiamare ‘padre’. Grazie anche per averlo detto a voce alta quando sono qui a 30 cm da te ma, ovviamente, farò finta di non aver sentito per mantenere ancora intatta l’illusione nei vostri occhi colmi d’innocente speranza, in un caso, e di miope ottusità, nell’altro".
"Dove eravamo?", chiese mio padre.
"Ci arriverai tra un po’. Allora, questo cane? Esigo risposte", chiesi a mia madre rivolgendole l’attenzione come una bussola si rivolge al nord.
"Scooter non è stato investito da un camion".
"E questo è un inizio".
"È stato ammazzato da Babbo Natale. Proprio come la nonna".

Van Harper Classic: Mr. IKeA – Parte II

domenica 18 aprile 2010

Dr. Van Harper’s Sing-Along Blog

Caro Dr. Van Harper, c’è una domanda alla quale non ha ancora risposto?
Mi chiedo spesso cosa smette di fare il Papa quando va in vacanza. Uno scultore smette di scolpire, ma il Papa? Probabilmente diventa ateo per due settimane.

Caro Dr. Van Harper, c'è qualcosa di cui si vergogna?
Sono terrorizzato dai punti interrogativi. Lo ammetto, mi mandano fuori di testa. Non chiedetemi perché. O almeno fatelo con un’interrogativa indiretta.

Van Harper Classic:
Mr. IKeA – Parte I

mercoledì 7 aprile 2010

iHarper - n°9

La claustrofobia è un bel problema, quando sei un feto.

Mi chiedo quale sia stata la prima frase pronunciata da Berlusconi da piccolo. La seconda è stata "non l’ho mai detto", ma la prima?

Mi piace deludere le persone. Se venissi condannato alla sedia elettrica le mie ultime parole sarebbero "siete un pubblico meraviglioso, sarò qui per tutto il resto della settimana".

Quando morirò mi piacerebbe essere imbalsamato e utilizzato come modello per l’intimo.

Essere un cadavere avrebbe i suoi lati positivi: sarei impermeabile alle critiche, più sicuro di me e di conseguenza molto, molto più sexy.

Il problema della religione cattolica è che crea troppe aspettative. "Vita eterna"... due parole potentissime, ma per convincere le masse sarebbero bastate "buffet gratis".

Spero solo che ci sia qualcosa dopo la morte. E soprattutto spero di non doverci arrivare a piedi.

Grazie. Siete un pubblico meraviglioso, sarò qui per tutto il resto della settimana.
(calo di tensione, si spengono le luci).

Van Harper Classic:
Let It Van Harper

giovedì 1 aprile 2010

Van Harper facts - n°64

Inventata la prima battuta subliminale, al via la sperimentazione.

A questo punto avreste già dovuto ridere.

Rivoluzione in Formula 1. Per rendere i circuiti più emozionanti, da quest’anno verranno abbattute tutte le rotatorie. Sì invece agli incroci con semaforo lampeggiante.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°22

martedì 30 marzo 2010

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°20

A volte mi capita di esordire con "A volte mi capita". Altre volte mi capita d’interrompere le frasi improvvis

"Dr. Van Harper, finalmente l’ho trovata. Vengo dal futuro".
"Esordirò con 'ciao sconosciuto' e proseguirò con 'questa è la n°3 delle dieci frasi che non devi mai pronunciare se non vuoi sembrare pazzo'".
"Ma io vengo veramente dal futuro".
"Questa è la n°4".
"Posso provarglielo. Entro 2 secondi un uomo entrerà da un varco spazio-temporale dicendo che viene dal futuro".
"Quale varco spazio-temporale?".
"Quello intorno all’uomo che sta correndo verso di noi".
"Dr. Van Harper, Ray, finalmente vi ho trovati. Vengo dal futuro".
"Lo temevo".
"Io l’ho sempre saputo".
"Ok, se sia Ray che…".
"Pete".
"Pete, venite dal futuro, cosa ci fate qui?".
"Aspettiamo un amico".
"Quale amico?".
"Dr. Van Harper, Ray, Pete, finalmente vi ho trovati! Vengo dal futuro".
"Ma cosa sta succedendo qua??? C’è rimasto ancora qualcuno nel futuro?".
"Non si preoccupi Dr. Van Harper, fa tutto parte del nostro piano cosmico".
"Che prevede? Salvare il mondo da un’imminente apocalisse?".
"No, darci appuntamento accanto al Dr. Van Harper e uscire a far serata nel 2010. Siamo turisti".
"E questo sarebbe un piano che definireste 'cosmico'?".
"Lo diciamo solo per enfatizzare. Nel futuro troviamo gli aggettivi molto rassicuranti".
"E come definireste il futuro?".
"Tetro".
"Evidentemente trovate anche gli eufemismi molto rassicuranti".

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°13

iHarper - n°8

La gente sottovaluta il potere del sarcasmo. Tante pessime idee avrebbero potuto essere evitate con del buon sarcasmo:
"E se facessimo crollare le Torri Gemelle?".
"Rassegnati Bin. Prendi del Viagra come tutti".

Da piccolo ero convinto che il segno della croce fosse il numero di telefono di Dio. Lo componevi e potevi parlare con lui. Avevo il terrore di sbagliarlo:
"Nel nome del Padre, del Figlio e dello… e dello?".
"Studio Legale Berg & Rodriguez, desidera?".
"Maledizione!".

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°24

domenica 28 marzo 2010

iHarper - n°7

Mio nonno pensava spesso alla morte. Non vedeva l’ora che tutti gli altri morissero.

Se c’era una cosa che non sopportava nelle persone era la loro presenza.

Era molto saggio. Diceva sempre: "La vita è come un film con Tom Hanks. Non sai mai quello che ti capita".

Non ce l’aveva con gli omosessuali. Solo non capiva perché un bel ragazzo come Asterix dovesse buttarsi via con un tamarro come Obelix.

Faceva il critico cinematografico e, fortunatamente, è morto come ha sempre desiderato: al cinema, stroncato da un infarto durante un film di Muccino. Aveva un gusto tutto suo per le pessime recensioni.

Non ci fu alcun funerale. Ci limitammo a rimandarlo indietro. Era ancora in garanzia.

Van Harper Classic: Harper Road

lunedì 22 marzo 2010

iHarper - n°6

All’asilo ero un bambino molto impopolare. Quando giocavamo a nascondino non veniva a cercarmi mai nessuno.

C’è questa ragazza, mi piace molto. La vedo tutte le volte che vado nella lavanderia a gettoni sotto casa. Non sembra troppo sveglia, così per fare colpo le ho detto che sono un astronauta. Lei, stupita, mi risponde: "Davvero? Provamelo". Adesso devo spedirle una cartolina da Marte.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°22

mercoledì 17 marzo 2010

iHarper - n°5

L’altro giorno mi è capitato un infortunio davvero inusuale: mi sono schiacciato il dito mentre appendevo un mio autoritratto. Avreste dovuto vedere la faccia del direttore del Louvre.

Una volta, da piccolo, i miei genitori mi abbandonarono in un autogrill. Fu un’esperienza traumatica anche se, ovviamente, non lo fecero di proposito. Almeno credo. Devo ricordarmi di chiederglielo, quando torneranno.

Van Harper Classic: La coscienza di Peter – n°11

domenica 14 marzo 2010

iHarper - n°4

Giovedì scorso sono andato in India. Non lo so perché. Probabilmente stavo cercando la fine di questa battuta.

Da piccolo volevo imparare a suonare il violino. Ma ero abbastanza scarso, così i miei genitori mi consigliarono di passare a qualcosa di meno pretenzioso. Tipo le loro aspettative.

Van Harper Classic: Van Harper Submarine

mercoledì 10 marzo 2010

Van Harper facts - n°63

Scoperto dopo 120 anni l’ingrediente segreto della Coca-Cola. È la Pepsi.

Nonostante guadagni più di 25 milioni di euro l’anno solo dai contratti di sponsorizzazione, David Beckham ha dichiarato che continua a giocare a calcio per lo stesso motivo di sempre: arrotondare.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°21

martedì 9 marzo 2010

Van Harper facts - n°62

È uscito in tutte le sale Shutter Island di Martin Scorsese. Un ottimo film basato sulla sua parodia.

Kathryn Bigelow vince l’Oscar ai danni dell’ex marito James Cameron. Non conosco il suo avvocato divorzista ma deve essere un genio.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°15

lunedì 8 marzo 2010

iHarper - n°3

Ecco una lista delle cose che non farei mai: 1) compilare una lista.

Le persone sono sempre preoccupate di avere troppi dubbi. Non dovrebbero. Voglio dire, chi non ha dei dubbi ogni tanto? O no?

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°20

giovedì 4 marzo 2010

iHarper - n°2

Mia madre ci teneva che crescessi senza farmi troppe illusioni. Prima di addormentarmi mi diceva sempre: "Se sogni muore il tuo angelo custode".

Nella mia vita non ho avuto molte donne. Ma abbastanza per fingere modestia.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°19

martedì 2 marzo 2010

iHarper - n°1

L’altro giorno ho incrociato per caso mio fratello. Fa il comico. Uno di quelli vecchio stile, che notano sempre un po’ tutto. Non mi ha nemmeno visto. È molto povero.

Mi piacerebbe essere più giovane. Almeno di qualche secondo. Quanto rimpiango l’inizio di questa frase.

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°20

domenica 28 febbraio 2010

Van Harper facts - n°61

Se osservata dalla superficie di Marte, la Terra apparirà come un piccolo punto blu luminoso un tempo chiamato casa, ma solo ai più nostalgici.

Michael Schumacher torna al suo vecchio lavoro. Non pensavo che la crisi fosse così grave.

Van Harper Classic:
The White Harper

sabato 27 febbraio 2010

Van Harper facts - n°60

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha finalmente reso possibile il teletrasporto. Subito dopo hanno festeggiato l’evento a Tokyo, Parigi, Sidney, Rio de Janeiro e Cuba.

Sempre più critica la situazione economica mondiale. Ieri è arrivata la bolletta del Sole.

Van Harper Classic:
I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°8

lunedì 22 febbraio 2010

Van Harper facts - n°59

Finalmente inventate le radiografie a colori.

Guinness dei primati. Un italiano è riuscito a sbadigliare ininterrottamente per 100 ore consecutive. Dopodiché ha vinto Valerio Scanu.

Van Harper Classic:
ReVanHarper

mercoledì 17 febbraio 2010

In the Wee Small Harpers

Caro Dr. Van Harper, qual è il suo motto?
È "nell’ufficio di fianco c’è sempre un ufficio di fianco".

Caro Dr. Van Harper, è iniziato il Festival di Sanremo. Devo aggiungere altro?
Il Festival di Sanremo è una grande tradizione italiana, come le stragi di Stato. La cosa che mi stupisce di più del Festival di Sanremo è che è talmente brutto da annullare la mia personalissima scala di valori. O perlomeno è brutto quasi quanto il Festival di Sanremo.

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°21

sabato 13 febbraio 2010

I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper - n°19

A volte mi capita di fare incontri inaspettati, come ricordo sempre a Charlize Theron ogni volta che le atterro in giardino con l’elicottero.

"Dr. Van Harper? Sono Travis".
"Mi spiace, credo che lei mi confonda con qualcun altro".
"Impossibile, io non dimentico mai una faccia".
"Siamo al telefono".
"Se lei è il Dr. Van Harper dica qualcosa che non direbbe mai il Dr. Van Harper".
"Sei molto astuto Travis, se dicessi una cosa che non direbbe mai il Dr. Van Harper, sarei il Dr. Van Harper. Se invece dicessi una cosa che direbbe solo il Dr. Van Harper, sarei comunque il Dr. Van Harper".
"Non la seguo".
"Leggi più lentamente".
"Da dove?".
"Da ‘Sei molto astuto Travis’. Io intanto inizierò a guardare I Soliti Sospetti".

--- WARNING: SPOILER ALERT ---
"Fatto".
"Non pensavo che Kevin Spacey fosse Keyser Söze".
"Quindi lei è veramente il Dr. Van Harper?".
"Sì, lo sono. Ma questa è la mia segreteria telefonica".
"Ma se questa è una segreteria telefonica come fa a rispondere a tutte le mie domande?".
"È una segreteria telefonica molto educata. Bip".

Van Harper Classic:
Dr. Van Harper's Lonely Hearts Club Band

venerdì 12 febbraio 2010

I film che non vedrete mai - n°34

Un clamoroso errore della tintoria mette Batman e Wonder Woman in serio imbarazzo.

Un produttore coraggioso decide di girare un film tratto da "I film che non vedrete mai" del Dr. Van Harper, rovinando per sempre una rubrica.

Van Harper Classic:
Van Harper Bio

giovedì 11 febbraio 2010

Van Harper in Wonderland

Certe volte non mi parlo per giorni, ma è tutto normale. Sono fatto così.

Charlie Chaplin finge di capire una barzelletta sulla relatività ristretta.

Van Harper Classic: I film che non vedrete mai – n°12

mercoledì 10 febbraio 2010

Harper Skelter

Caro Dr. Van Harper, qual è la cosa più ridondante che ha mai fatto?
Una volta avevo il raffreddore. Per ricordarmelo ho fatto un nodo al fazzoletto.

Caro Dr. Van Harper, perché faccio sempre la stessa domanda?
Per la stessa risposta di sempre.

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°11

lunedì 8 febbraio 2010

How I Met Van Harper

Caro Dr. Van Harper, lei è veramente unico.
Non esageriamo, preferisco definirmi "come, ma senza secondo termine di paragone".

Caro Dr. Van Harper, perché esiste il razzismo?
Io penso che le persone siano tutte uguali, sono i fusi orari ad essere sbagliati. Voglio dire, se è ora di pranzo e io devo ancora mangiare mentre un tizio in Pakistan non solo ha già iniziato ma ha già finito da un pezzo, nella migliore delle ipotesi lo considero un maleducato, no? Per questo esiste il razzismo, è tutta colpa dei fusi orari. Stop ai fusi orari.

Van Harper Classic:
Sostiene Camisi – n°10

giovedì 4 febbraio 2010

Le 10 parole del Dr. Van Harper

La comunicazione ricopre un ruolo fondamentale nelle dinamiche sociali, è ciò che distingue noi esseri umani dagli esseri umani privi di amici. Ogni giorno, circa il 50% delle informazioni viene frainteso o, nel peggiore dei casi, percentualizzato, mentre una corretta comunicazione dipende quasi esclusivamente dall’utilizzo di un lessico appropriato. E con ciò intendo che Christina Aguilera non è mai stata l’alter ego di Britney Spears, ma solo una raffinata interprete pesantemente penalizzata dalla propria bellezza. La dimostrazione? Alzi la mano chi si è mai masturbato ascoltando le struggenti note di Beautiful? Visto? Adesso possiamo riabbassarla. Per questo ho stilato un variegato elenco delle dieci parole che utilizzo più spesso, per dimostrarvi empiricamente l’utilità di avverbi accattivanti, tipo "empiricamente". E con "empiricamente" intendo "grondaia".

Le 10 parole del Dr. Van Harper:
  1. La
  2. comunicazione
  3. ricopre
  4. un
  5. ruolo
  6. fondamentale
  7. nelle
  8. dinamiche
  9. sociali
  10. èciòchedistinguenoiesseriumanidagliesseriumaniprividiamiciognigiornocircailcinquantapercentodelleinformazionivienefraintesoonelpeggioredeicasipercentualizzatomentreunacorrettacomunicazionedipendequasiesclusivamentedallutilizzodiunlessicoappropriatoeconciòintendocheChristinaAguileranonèmaistatalalteregodiBritneySpearsmasolounaraffinatainterpretepesantementepenalizzatadallapropriabellezzaladimostrazionealzilamanochisièmaimasturbatoascoltandoBeautifulvistoadessopossiamoriabbassarlaperquestohostilatounvariegatoelencodelledieciparolecheoggihoutilizzatopiùspessoperdimostrarviempiricamentelutilitàdiavverbiaccattivantitipoempiricamenteeconempiricamenteintendogrondaia

L’ultima parola può essere letta anche al contrario. Solo che non si capisce niente.

Van Harper Classic: Van Harper facts – n°18

sabato 30 gennaio 2010

I film che non vedrete mai - n°33

Subito dopo il ritrovamento di una pistola accanto alla sua tempia, una giovane donna sospetta che il marito voglia ucciderla. L’unico modo che avrà di salvarsi sarà chiedere il divorzio e ottenere così la custodia delle munizioni.

David era un avvocato di successo che aveva tutto dalla vita: un esclusivo appartamento a Soho, un ranch ad Aspen, una lussuosa residenza estiva negli Hamptons, una Lamborghini Diablo, una Bentley, due Aston Martin d’epoca, un Hummer corazzato, una Ducati Desmosedici RR, uno yacht ancorato a Portofino, una vasta collezione di vini pregiati, costosi completi fatti su misura dai migliori sarti italiani, un abbonamento al Metropolitan, 37 cavalli di razza tutti di nome Berry, una caricatura di Winston Churchill, Winston Churchill in posa per una caricatura, un Van Gogh firmato Magritte, una versione restaurata e mai vista di Casablanca con protagonisti Humphrey Bogart e Ingrid Bergman ma a parti invertite, un orologio a cucù da polso, una casa sull’albero firmata Renzo Piano, una piscina sull’albero firmata Renzo Piano, Renzo Piano che miscelava il suo miglior cocktail: il Renzo Piano bum-bum, un bassotto che cantava in playback fuori sincrono, uno chef karateka, una moneta da un euro ma del 1625, un maggiordomo molto più ricco di lui, un clone di Eddie Van Halen, un clone di Alex Van Halen, un clone di Michael Anthony, un clone di David Lee Roth, un clone di Sammy Hagar che a un certo punto prendeva il posto del clone di David Lee Roth, uno schermo al plasma che aveva fortuitamente due punti in comune con la Svizzera: forma e dimensioni, Celine Dion che cantava ininterrottamente sulla prua di una replica del Titanic in scala 1:1, una replica di un iceberg in scala 1:1, un lago artificiale dove poter pescare liberamente unicorni, un robot assassino che nutriva una passione smodata per My Fair Lady, 1.457.894 cellulari "usa e getta" e un inventario delle cose che possedeva. Quel che mancava a David era il vero amore. Ah no, aveva anche quello. Era nascosto tra il bassotto che cantava in playback fuori sincrono e lo chef karateka.

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°17

venerdì 29 gennaio 2010

Van Harper facts - n°58

In Oklahoma, un uomo accusato di aver interrotto il discorso del governatore minacciando di farsi esplodere, ha invocato la maleducazione come attenuante.

Ogni giorno su internet vengono pubblicate cento milioni di parole. Cento milioni e venti, se proprio volete fare i fiscali.

Van Harper Classic: I film che non vedrete mai – n°14

Van Harper facts - n°57

Referendum: il 93% delle banane è favorevole al cibo modificato geneticamente.

Prima della costruzione del Canale di Panama, Oceano Atlantico e Oceano Pacifico nemmeno si salutavano.

Van Harper Classic: The Van Harper in the rye

martedì 26 gennaio 2010

Dr. Van Harper is coming to town

Oggi è una giornata storica per le giornate storiche, è il Van Harper Day, questa rubrica compie un anno. Un anno? Sì, lo so, anche a me sembrano passati solo 365 giorni.
Per festeggiare vi mostrerò la foto che ho sulla mia carta d’identità.


Van Harper Classic: The Doctor is in

lunedì 25 gennaio 2010

V for Van Harper

Caro Dr. Van Harper, chi è stato il suo paziente più stravagante?
Cos’è, una domanda retorica? In questo caso la risposta è "Udine". Se così non fosse, la risposta è, ovviamente, Peter Dolby. Ricordo benissimo la nostra prima seduta. Era convinto che l’ossigeno gli portasse sfortuna.

Caro Dr. Van Harper, ha visto Avatar in 3D?
Sì, e mi sono completamente immerso nell’esperienza cinematografica. È talmente realistico che all’uscita dal cinema ti sembra ancora di vedere le cose in 3D.

Van Harper Classic:
La coscienza di Peter – n°10

sabato 23 gennaio 2010

The Dark Side of Van Harper

Caro Dr. Van Harper, ha qualche rimpianto?
Se avessi una peseta per ogni mio rimpianto, adesso avrei le tasche piene di una valuta fuori corso. Per questo rimpiango di non vivere in Spagna negli anni 90.

Caro Dr. Van Harper, lei è un uomo veramente eccezionale! E non lo dico solo perché adoro usare i punti esclamativi! Ha qualche altro talento nascosto?
Come tutti. Per esempio quando volo divento invisibile.

Van Harper Classic:
Sostiene Camisi – n°9

mercoledì 20 gennaio 2010

Uno, nessuno e il Dr. Van Harper

Caro Dr. Van Harper, perché la Formula 1 piace così tanto?
È quello che mi domando anch’io. Se proprio vuoi vedere 20 sconosciuti che girano a vuoto per due ore prima di trovare parcheggio, basta andare in centro il sabato.

Caro Dr. Van Harper, qual è stato il peggior momento della sua vita?
Quando una hostess mi ha detto: "Ho una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che stiamo precipitando".

Van Harper Classic: Van Harper Review – n°19

lunedì 18 gennaio 2010

Il Van Harper della gravità

Caro Dr. Van Harper, cosa le piace del nostro pianeta?
Dipende, da dove scrivi?

Caro Dr. Van Harper, ha una risposta ad ogni domanda?
No, solo a quelle che mi fanno.

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°18

sabato 16 gennaio 2010

Van Harper facts - n°56

Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che fare sci d’acqua nel cratere di un vulcano in attività può essere molto pericoloso, fuori stagione.

Le Poste Italiane celebrano la prima cartolina della storia consegnandola oggi.


Recentemente un’equipe di scienziati del MIT di Boston ha scoperto che è una credenza popolare quella di associare i lupi mannari alla luna piena. In realtà la luna piena non esiste.

Presto nelle sale italiane l’attesissimo sequel di Alvin and The Chipmunks. Attesissimo da chi? È il mistero che dovranno risolvere questa volta i tre simpatici scoiattoli.

Van Harper Classic:
I dialoghi improbabili del Dr. Van Harper – n°7

giovedì 14 gennaio 2010

I film che non vedrete mai - n°32

Don Chisciotte sfida i mulini a vento. A Master Mind.

Una giovane coppia in luna di miele risveglia per sbaglio lo spirito di un terribile demone infernale imprigionato da secoli. Sarà l’inizio di una scanzonata convivenza.

Van Harper Classic:
Van Harper facts – n°16

martedì 12 gennaio 2010

Van Harper facts - n°55

Obama ha deciso: "Gli Usa torneranno sulla Luna". Preoccupa la modalità: l’autostop.

Barack Obama ha stanziato solo un miliardo di dollari per andare sulla Luna entro il 2018. Questo comporterà qualche rinuncia. Ad esempio il ritorno.

Rivoluzionario il piano del Presidente: impilare tutti i soldi in monetine da un centesimo e farli scalare da una missione di acrobati del Cirque du Soleil.

La Nasa ne aveva chiesti tre di miliardi. Negli ultimi 40 anni qualcuno si è dimenticato di pagare tutte le multe per divieto di sosta del modulo lunare.

Van Harper Classic: Harper Soul

La coscienza di Peter - n°15

Peter Dolby era un sognatore. Cercava Topolinia su Google Earth.
Questa è la raccolta di poesie che convinse Charles Bukowski a diventare commercialista.

PETER DOLBY’S CITY BLUES

Il Cappellaio Matto e il Bianconiglio
Mi guardano come se fossi pazzo.
In effetti lo sono, quindi hanno ragione.
Ma la ragione si dà solo ai matti.

Quindi siamo in tre.

Il lupo beve il caffè scorgendo il cacciatore sul suo fondo.
Lontano, fisarmoniche risuonano musiche argentine.
Se metti una rosa in bocca al lupo non morde.

Balla il tango.

Odio i radiatori, amo il baseball.
No, odio il baseball. E i radiatori.
E detesto le "virgolette".
E le parole messe veranda a caso.
Hänsël & Grëtël: trionfo di dieresi?


Van Harper Classic: Van Harper Review – n°16

lunedì 11 gennaio 2010

Van Harper facts - n°54

Mano pesante dei giudici nell’ennesimo caso di stalking: condannato a 12 anni di carcere Wile E. Coyote.

La Warner Bros. detiene fino al 2030 i diritti della canzone Happy Birthday to You, vietata quindi ogni riproduzione in pubblico. Sempre che non vogliate fare la fine di Marilyn Monroe.

Van Harper Classic: Van Harper for Sale

venerdì 8 gennaio 2010

La finisci di commentarti da solo, Dr. Van Harper?

Caro Dr. Van Harper, perché nessuno commenta mai i suoi post? Ha dei lettori timidi o li minaccia personalmente uno per uno ogni volta che commentano?
Affatto, i miei lettori sono estroversi, intelligenti, brillanti. Per questo leggono altri blog.

Caro Dr. Van Harper, fa qualche collezione sofisticata?
Colleziono solo Gratta e Vinci perdenti. Li incornicio, li espongo, li mostro a chiunque venga a trovarmi. Faccio della mia sfortuna un vezzo.

Van Harper Classic:
Harper!

mercoledì 6 gennaio 2010

Sostiene Camisi - n°15

LA 24 ORE DI CAMISI
Settima partita e settima vittoria in 14 ore per questi inarrestabili e iperadrenalinici Roundabouts, in quella che tutti gli appassionati di calcio e di definizioni amano definire calcisticamente la "24 Ore di Camisi": 12 partite separate un quarto d’ora l’una dall’altra da giocare consecutivamente nel campo centrale del quartiere Portuense, l’ormai celebre "Sandy Marton", quello che molti giornali hanno già ribattezzato "Lo stadio senza soprannomi".
"Questa è una giornata storica per noi" dichiara Don Camisi portando la sua voce fastidiosamente a 78 giri, "abbiamo l’opportunità di chiudere il Campionato di Apertura in testa alla classifica, a 7 punti dalla terza, 12 dalla seconda e a pari merito con noi stessi".
Impressionato da quella che molti giornali hanno già ribattezzato "La squadra senza soprannomi" anche il Reverendo, il misterioso Presidente dei Roundabouts la cui identità è celata sotto altre identità, tutte color incognito. Intercettato sul suo sidecar color nostalgia in compagnia dell’inseparabile Furby, ha dichiarato: "Il nostro segreto? Don Camisi dice che una squadra per vincere ha bisogno di tre cose: cervello, cuore e tanto coraggio. Lo chiama il 'Teorema di Oz'. Per questo giochiamo sempre con delle scarpette rosse".
"Il Mister sa come prenderci" precisa lo Spaventapasseri, il regista della squadra, esercitandosi con un nunchaku. "Per caricarci prima di ogni gara ci fa rivedere sempre Dirty Dancing. Nessuno può mettere i Portuense Roundabouts in un angolo".
"Ci piace non dare punti di riferimento all’avversario, sorprenderlo. Ad esempio prima delle partite disseminiamo il campo di rotatorie", conclude il tecnico nella sua ormai più che consueta tenuta sci-glamour: una sveglia al collo, degli occhiali da aviatore e un costume da Chewbacca.

Van Harper Classic:
Beh, che c’è di nuovo, Dr. Van Harper?

lunedì 4 gennaio 2010

Van Harperama

Caro Dr. Van Harper, cosa ne pensa della recente rivoluzione del 3D al cinema?
Mi piace il 3D. E mi piace da 50 anni, sia chiaro.


(Cos'è per me il 3D? Gente che si sporge).

Caro Dr. Van Harper, cosa fa quando al cinema qualcuno parla dietro di lei?
Dipende, se la storia è abbastanza interessante chiedo a Tom Hanks di fare silenzio.

(In realtà detesto chi parla al cinema. Vorrei che avessero una pena adeguata. Ad esempio qualcuno che parli dietro di loro. Per tutta la vita).

Van Harper Classic:
I film che non vedrete mai – n°8

venerdì 1 gennaio 2010

Van Harper all'idrogeno

Caro Dr. Van Harper, ma ce l’ha almeno un difetto?
Sono pieno di difetti. Se i miei difetti fossero opere d’arte, io sarei il Louvre. Se i miei difetti fossero turisti, io sarei il Louvre. Se i miei difetti avessero un complesso d’inferiorità, io sarei la Galleria degli Uffizi. Ad esempio sono molto pigro. Ma non così tanto da non ammetterlo.

Caro Dr. Van Harper, lei è una persona molto divertente. È sempre stato così?
No, da piccolo ero una vera frana. Per divertire i miei compagni di classe facevo sempre delle imitazioni. Ma di persone che conoscevo solo io. Ero una vera frana.

Van Harper Classic:
Van Harper Review – n°15