mercoledì 6 gennaio 2010

Sostiene Camisi - n°15

LA 24 ORE DI CAMISI
Settima partita e settima vittoria in 14 ore per questi inarrestabili e iperadrenalinici Roundabouts, in quella che tutti gli appassionati di calcio e di definizioni amano definire calcisticamente la "24 Ore di Camisi": 12 partite separate un quarto d’ora l’una dall’altra da giocare consecutivamente nel campo centrale del quartiere Portuense, l’ormai celebre "Sandy Marton", quello che molti giornali hanno già ribattezzato "Lo stadio senza soprannomi".
"Questa è una giornata storica per noi" dichiara Don Camisi portando la sua voce fastidiosamente a 78 giri, "abbiamo l’opportunità di chiudere il Campionato di Apertura in testa alla classifica, a 7 punti dalla terza, 12 dalla seconda e a pari merito con noi stessi".
Impressionato da quella che molti giornali hanno già ribattezzato "La squadra senza soprannomi" anche il Reverendo, il misterioso Presidente dei Roundabouts la cui identità è celata sotto altre identità, tutte color incognito. Intercettato sul suo sidecar color nostalgia in compagnia dell’inseparabile Furby, ha dichiarato: "Il nostro segreto? Don Camisi dice che una squadra per vincere ha bisogno di tre cose: cervello, cuore e tanto coraggio. Lo chiama il 'Teorema di Oz'. Per questo giochiamo sempre con delle scarpette rosse".
"Il Mister sa come prenderci" precisa lo Spaventapasseri, il regista della squadra, esercitandosi con un nunchaku. "Per caricarci prima di ogni gara ci fa rivedere sempre Dirty Dancing. Nessuno può mettere i Portuense Roundabouts in un angolo".
"Ci piace non dare punti di riferimento all’avversario, sorprenderlo. Ad esempio prima delle partite disseminiamo il campo di rotatorie", conclude il tecnico nella sua ormai più che consueta tenuta sci-glamour: una sveglia al collo, degli occhiali da aviatore e un costume da Chewbacca.

Van Harper Classic:
Beh, che c’è di nuovo, Dr. Van Harper?

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